Disable Preloader

Ultimi articoli

Le moto giapponesi degli anni '70

Il fascino delle moto del Sol levante che negli anni '70... Anno 2016

Chi vespa mangia le mele

La Vespa dal 1950 al 1984 a cura di Vespa Club Parma... Anno 2016

Mostra foto/poetica TerrEmozione

Personale di Stefano Mori... Anno 2015
1.jpg

Mostra foto/poetica TerrEmozione

SEDE Audiomedica – Centro Acustico, Strada della Repubblica dal 8 novembre 2014 al 14 gennaio 2015

Riappropriarsi di una lentezza dello sguardo ormai perduta: sembra essere questo il senso ultimo degli scatti di Stefano Mori raggruppati nella mostra “TerrEmozione”. Semplici sussulti dell’animo hanno ispirato queste fotografie, piccoli racconti quotidiani, attimi legati a una storia individuale e a un legame profondo con il territorio. Stefano, da più di quindici anni, esplora nell’intimo quello che giornalmente è sempre intorno a lui, dal tragitto per andare al lavoro ai campi intorno a casa, ed è come se li vedesse tutte le volte con occhi diversi, rinnovati. Guardando questi scatti non possiamo fare altro che contemplare e meditare sul piacere della semplicità e sulla bellezza delle piccole cose: fili d’erba mossi dal vento sembrano prendere vita, il silenzio assordante della neve rende tutto ovattato, l’infinito del cielo, la suggestione di un tramonto. Inquadrature studiate e ben calibrate, scorci interessanti e tagli suggestivi danno vita ad atmosfere sospese in cui regnano quiete e tranquillità. L’abilità di Mori è quella di portare in superficie la poesia che ci circonda, immortalando e svelando un pensiero, concretizzando visivamente un sentimento, l’essenza della vita. Attraverso il suo sguardo e il filtro della macchina fotografica, gli elementi naturali perdono il loro significato oggettivo e si trasformano in paesaggi interiori che vanno oltre il soggetto rappresentato: l’immagine diventa così un evento nuovo che deve essere scoperto e interpretato da chi guarda.?Quello che colpisce di questo racconto per immagini è che Stefano parla di sé, dei suoi sentimenti, delle sue idee sul mondo e sulla società prendendo spunto da quello che lo ha colpito maggiormente nel paesaggio che ha davanti ai suoi occhi: queste foto sono come delle annotazioni, ricordi di un particolare momento, esperienze di vita, un modo per fissare gli stati d’animo che la natura ha suscitato in lui. I titoli ironici delle fotografie e piccoli componimenti poetici arricchiscono il racconto rivelando una grande sensibilità, un’attenzione ai dettagli all’apparenza insignificanti e uno spirito d’osservazione sottile e arguto. “TerrEmozione” è un viaggio breve, in cui l’uomo, unico spettatore, ha lasciato poche tracce di sé, e deve solo lasciarsi trasportare dal senso di libertà e di pace che queste immagini trasmettono. A cura di Camilla Mineo

Pagine Sì! Spa Cookie Policy | Privacy Policy